20151120

“La Sposa giovane” di Alessandro Baricco - Feltrinelli Editore - recensione di Valentina Pellizzoni

“La Sposa giovane” di Alessandro Baricco descrive l'iniziazione affettiva e sessuale di una giovane donna.
Giunta da oltre oceano, La Sposa giovane attende con pazienza che il Figlio a lei promessa, rientri in famiglia. Accolta dalla Madre e dal Padre, si inserisce a suo modo in questi archetipi di spessore, formati da un passato ombroso, che piano piano emerge nell'attesa.
E la Madre le narra l'arte della seduzione: “il solo scopo per cui ci si tira su i capelli, raccogliendoli sulla nuca, è mozzare il respiro a chiunque in quel momento ci sia attorno” e le svela i segreti più reconditi dell'accoppiamento: “Mi insegnò che non bisogna avere paura degli odori e dei gusti – sono il sale della terra, e mi spiegò che i volti cambiano, nel sesso, cambiano i lineamenti, e questo sarebbe un peccato non capirlo, perché con un uomo dentro, muovendosi su di lui, tu puoi leggergli in faccia tutta la vita, dal bambino al vecchio morente, ed è un libro che lui in quel momento non può chiudere.”
Il libro alterna la prima e la terza persona nella narrazione, in modo dapprima disorientante, ma poi diviene naturale entrare ed uscire da questo ritmo, dove le parti più intime vengono descritte con la forza dell' “io”, particella intima per eccellenza.
Il Padre invece narra le vicissitudini proprie e della famiglia, in attesa lui stesso del Figlio sperduto: “Quando metti in ordine il mondo, dice il Padre, non puoi decidere tu a che velocità lui te lo lascerà fare.”
E la Sposa giovane beve da ognuno un pezzo, lo accoglie e lo fa suo, intrecciato all'amore per il Figlio che attende: “pensava a loro due, insieme, e poteva risentire un certo tepore, o il tono di certe sfumature, perfino la qualità di un certo silenzio. Una luce particolare. Allora le era dato di ritrovare quel che cercava, nella sensazione certa che esisteva un luogo in cui il mondo non era ammesso, e che coincideva col perimetro disegnato dai loro corpi, suscitato dal loro stare insieme e reso inattaccabile dalla loro anomalia. Se riusciva ad accedere a quella sensazione, tutto tornava ad essere inoffensivo.”
Baricco ti prende per mano, e con una scrittura magistrale ti porta dove vuole ed è un vero piacere farsi accompagnare. E affascina anche questa scrittura maschile che descrive l'universo femminile in modo così profondo e aderente.
Valentina Pellizzoni

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