20131127

Alicia Baladan e i suoi libri allo Spazio Libri Laboratorio la Cornice


SABATO 30 NOVEMBRE ORE 17.30
Antonella Capetti 
leggerà il libro
LA LEGGEREZZA PERDUTA 
di *Cristina Bellemo, illustrato da *Alicia Baladan
saranno presenti l'autrice e l'illustratrice

Una storia guaranì 
di Alicia Baladan
Per gli indios Guaraní il ragno è l’animale più sacro. Quando nasce un bambino, si mette un ragnetto nella finestra della capanna a difenderlo dagli altri insetti e certe mamme, nella stagione calda, fanno costruire la ragnatela intorno alle culle. Le ragnatele curano anche le ferite degli uomini tornati dalla caccia. Per questo la ragnatela è il dono più prezioso. Ma è anche il più difficile a procurarsi. Deciso a regalare alla propria amata una ragnatela, un ragazzo si inoltra nella foresta. Incontrerà strani personaggi, animali misteriosi, presenze arcane... Una storia di iniziazione all’età adulta, incantata e sottile, a ricordarci i fragili equilibri su cui poggiano la vita del cuore e quella della natura.

Cielo bambino
di Alessandro Riccioni e Alicia Baladan
Dall’alba al tramonto, dal sorgere al calare della luna, ecco sulla scena infinita del cielo rincorrersi nuvole, astri, pianeti, piogge, uragani; ecco tornare il sereno, sfilacciarsi le nubi, nevicare; ecco alternarsi i colori, scintillare la luce, oscurarsi il sole. Una raccolta di poesie sulla bellezza dei cicli astronomici e delle stagioni, sul mistero di ciò che abita sopra le nostre teste e rischia di passare inosservato se si è poco abituati all’esercizio dell’attenzione quotidiana al creato, così poco praticato dagli adulti, così familiare ai bambini.

Piccolo grande Uruguay
Anni Settanta. Uruguay. La situazione è drammatica: la dittatura ha preso il potere, seminando il terrore con abusi e violenze di ogni tipo, portando l’economia, la società e la vita civile sull’orlo della catastrofe. Alicia vive in prima persona queste vicende. Suo padre, oppositore del regime, è in carcere. E la famiglia è fatta oggetto di continue visite da parte dei militari. Tuttavia, grazie a una madre coraggiosa e alla solidarietà di amici e parenti, le sarà possibile condurre una vita magari non normale, ma intensa e ricca di affetti, giochi, scoperte. Almeno fino al momento in cui sarà costretta a riparare all’estero da un regime sempre più violento e spietato con chi gli si oppone.

La leggerezza perduta 
di Cristina Bellemo e Alicia Baladan
C’era una volta, tanto tempo fa, un castello. Un castello di quelli che c’erano una volta, per l’appunto. Dentro al castello ci stava un borgo intero e a capo del borgo, e anche del castello, come si conviene, stava un re. Ma a guardarlo bene, quello non era mica un castello come gli altri.
Comincia così questo apologo in forma di fiaba che racconta la storia di un re alle prese con un problema di un certo peso: come far tornare leggero il suo regno sommerso da cose stupide, ingombranti e futili. Una storia per scoprire il significato di concetti indispensabili, come “crescita sostenibile”, “crisi economica”, “utile e superfluo” E per imparare a riconoscere quel che serve davvero per vivere felici.

*Cristina Bellemo è nata e vive a Bassano del Grappa. Dopo il liceo classico, si è laureata in greco antico alla facoltà di lettere a Padova. Giornalista da più di quindici anni per diverse testate, è direttrice responsabile de L’AbBeCedario, notiziario di A.B.C., Associazione Bambini Chirurgici dell’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste. Autrice di vari libri (Edizioni Messaggero Padova, Erickson Edizioni, Zoolibri) e curatrice di volumi d’arte per Bozzetto Edizioni, ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali, con La leggerezza perduta, il Trofeo Baia delle favole nell’ambito del Premio Andersen. Sposata con Massimiliano, ha due figli, Cecilia e Sebastiano. Da anni, incontra bambini e adulti, raccontando la sua passione per le storie e per la magia della narrazione. Collabora talvolta con il bizzarro gruppo de I Poffargnacchi. Salpa spesso per viaggi imprevedibili: il suo bagaglio è un carrettino pieno di libri.

*Alicia Baladan è nata nel 1969 in Uruguay dove ha vissuto fino a 11 anni. Trasferitasi in Italia, dopo aver finito la scuola dell’obbligo in Brasile a Rio de Janeiro, si è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Ha partecipato a diverse mostre e film-festival internazionali di animazione e sperimentazione dell’immagine curate dall’archivio d’arte contemporanea Care-off di Milano. Ha collaborato con la Stalker Multimedia nella realizzazione di progetti culturali e allestimenti di ludoteche in vari musei. Da alcuni anni si è concentrata sull’illustrazione sviluppando l’aspetto narrativo del suo lavoro. Alcune sue tavole sono presenti alla mostra itinerante Blue Book Group 2010. Attualmente vive e lavora a Brescia.
Antonella Capetti
Insegnare a leggere e a scrivere con gli albi illustrati

Nessun commento:

Posta un commento